• Open Government, la strana situazione desenzanese [Parte II]

    Premessa: il post che segue è la continuazione di quello precedente riguardante l' Open Government e discuterà di come sono nate [e morte] le piattaforme web sperimentali di OG Desenzanesi dagli anni '90 a oggi dando alla fine una rapida analisi alle possibile alternative in linea con l' attuale dinamismo del web 2.0


    Sembra che l'Open Government sia un progetto da sviluppare a livello nazionale o regionale e non a livello locale. Come mai sostieni che potrebbe essere utile realizzare una piattaforma di OG a Desenzano?

    Per avere una visione globale della situazione italiana o delle singole regioni abbiamo bisogno di piattaforme di gestione dati come quella emiliana o piemontese, ma l' organizzazione e la raccolta dei dati deve avvenire a livello comunale per ottenere un servizio vicino alle esigenze del cittadino grazie alla catalogazione selettiva di dati in base alle caratteristiche peculiari del territorio coperto dal servizio.
    Desenzano, negli anni passati, è stata un' ottima fucina di idee; durante gli anni '90 risultava essere uno dei comuni più innovatori per quanto riguardava l' utilizzo della rete per creare nuove opportunità di partecipazione da parte cittadino ai processi che la pubblica amministrazione e gli altri soggetti titolari di decisioni ad alta significatività definiscono ed attuano.


    Di cosa stai parlando esattamente?

    Della piattaforma e21 e del Progetto Onde che troviamo descritti all' interno della Carta dei Servizi comunale.

    La Rete civica "ONDE"

    "La Rete Civica ONDE è un sistema bidirezionale che mette in relazione i cittadini attivi tra loro e l’amministrazione comunale. "

    Desenzano è uno dei primissimi comuni italiani a creare una rete civica; il progetto Onde nasce nel 1994 e risulta essere una vera rivoluzione considerando come all' epoca la possibilità di accedere a internet era decisamente ridotta.
    Dalle poche informazione che si possono recuperare le amministrazioni comunali,che si sono susseguite negli anni, non sono state in grado di sfruttare la potenzialità di un progetto tanto lungimirante quando spettacolare.
    Il sito del progetto risulta abbandonato a se stesso come testimoniano le numerose sezioni non funzionanti e in generale la struttura stessa del sito,non aggiornata per una corretta visualizzazione con i browser moderni e poco funzionale all' interno del dinamico web 2.0.
    L' ultimo aggiornamento di contenuti dovrebbe risalire al 22 marzo 2009 anche se ufficialmente il progetto sembra essere morto nel 2006 ultimo anno che il consiglio comunale approva tramite delibera un non meglio specificato "Servizio di gestione rete civica e servizi web progetto ONDE". Gli atti della delibera non sono consultabili online ma riporto comunque il l' immagine( èh no il link diretto al sito del comune non si può riportare) presente nella sezione dei servizi online del comune Consultazione atti amministrativi pubblicati all'Albo Pretorio.



    La piattaforma e21
    "A Desenzano l’iniziativa e21 si colloca in continuità e contiguità con l’esperienza della rete civica OnDe, cercando di indirizzare la discussione in forme più strutturate.
    Ciò consente non solo un dibattito più ordinato e puntuale, ma anche un maggiore coinvolgimento da parte dell’amministrazione comunale e in definitiva una maggiore incisività delle proposte dei cittadini nelle scelte di governo della città, senza togliere nulla al senso di comunità che si rafforza attraverso l’attivazione e la partecipazione dal basso.
    Il progetto e21 si pone dunque l' obiettivo "di coniugare uno dei più consolidati strumenti di partecipazione civica alle scelte di governo del territorio – noto come Agenda 21 locale – con un mix di tecnologie dell' informazione e della comunicazione (ICT) in grado di amplificarne e allargarne le possibilità di partecipazione".
    Rispetto agli strumenti tradizionali di comunicazione quali forum, blog, mailing list ecc., gli strumenti software sviluppati in e21 hanno la caratteristica di essere progettati specificamente per gestire processi partecipativi, cioè processi caratterizzati da un' interazione tra gli utenti finalizzata al raggiungimento di una posizione condivisa."
    Il Progetto nasce nel 2005 grazie al finanziamento dal Ministero dell' Innovazione Tecnologica nell'ambito di un bando per promuovere l'e-democracy.
    Quello che dovrebbe essere la continuazione e l' evoluzione  del progetto ONDE risulta ad oggi non più esistente infatti visitando desenzano.progettoe21.it veniamo reindirizzati al sito della RCM (rete civica Milano) sulla quale non troviamo nessuna sezione dedicata a Desenzano. L'ultima delibera, del consiglio comunale, riguardante il progetto e21 risale al 2010 e anche in questo caso non troviamo allegati, ma esclusivamente l' oggetto della delibera che risulta essere un vago Servizi di gestione piattaforma e21 - Anno 2010.
    Il sito ufficiale su scala nazionale del progettoe21 che dovrebbe presentare il progetto e raccogliere informazioni inerenti al suo sviluppo non è più aggiornato tanto che la maggior parte dei link non è funzionante,( ad es. la sezione "Siti di riferimento nel campo dell'e-democracy e dell'e-participation"  o i link delle "Sperimentazioni in corso" )  inoltre nella sezione rassegna stampa vengono catalogate come "news" articoli risalenti al 2007.


    Entrambi i progetti sono stati realizzati con i soldi dei contribuenti e sarebbe necessario capire quanto è stato stanziato per la loro realizzazione e il motivo per il quale ora siano poco aggiornati,non più funzionali o addirittura non funzionanti. Sfortunatamente,ad oggi, non sono riuscito a reperire informazioni nè sul motivo per il quale la piattaforma e21 e il progetto ONDE non siano più operativi nè a quanto ammontano i soldi spesi per la loro realizzazione.
    Questa situazione è da imputare, al disinteresse collettivo, alla scarsità di informazione e alla pessima organizzazione del sito del Comune di Desenzano che risulta carente per quanto riguarda la facilità d'uso tanto che non esiste un tasto ricerca nella vasta sezione di rassegna stampa,che potrebbe essere un ottimo strumento per poter recuperare buona parte delle informazioni inerenti a questi progetti.
    La scarsità di dati presenti sul sito del Comune è dovuta, sia all' art 2. della Costituzione nel quale viene trattato il diritto all'oblio, sia alla L. 241 del 7 agosto 1990,che prevede la pubblicazione dei documenti amministrativi e la possibilità di visionarli entro massimo15 giorni dalla loro pubblicazione da parte della PA; successivamente i documenti non saranno più visionabili dal comune cittadino ameno che non sia portatore di un interesse personale e concreto. 
    L'applicazione e l'interpretazione della L. 241 del 7 agosto 1990 (e successive modificazioni), riguardanti  le modalità di esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi, risulta in contrasto con la tanto auspicata trasparenza amministrativa tanto che, sul sito del Comune di Desenzanoi rendiconti finanziari consultabili online partono dal 2007 e pochissimi sono gli atti e le delibere complete di allegato( e quindi visionabili nella loro integrità) nella sezione Delibere e determinazioni.

    Perchè investire in progetti che hanno dimostrato di essere fallimentari?

    Oggi, le piattaforme di OG possono avere una base di utenza decisamente più ampia rispetto a quella che avevano progetti nati 16 anni fa sia per via della diffusione di internet,che ha reso la rete più fruibile e accessibile, sia per l' approccio comunicativo introdotto dal web 2.0 ha cambiato totalmente il concetto di partecipazione e condivisione.
    Inoltre esistono progetti di OG a costo zero (o a costi decisamente ridotti) che non necessitano di grande manutenzione. 
    Tra gli innumerevoli progetti open source (italiani ed europei) e non ne ho scelti 2 particolarmente interessanti e applicabili alla realtà desenzanese:

    Un ottimo progetto Open source,modulare e rodato utilizzato anche per il progetto e21 e dalla RCM. 
    OpenDCN è stato concepito come un ambiente on-line in grado di offrire supporto alla partecipazione e alla deliberazione, cioè in grado di dare una risposta alla crescente domanda di tecnologie a supporto ai complessi processi decisionali.
    openDCN, naturale evoluzione delle Reti Civiche, si prefigge di arricchire le possibilità di partecipazione dei cittadini, con l’ausilio di strumenti per la finalizzazione delle discussioni e la deliberazione, al fine di fornire un supporto al processo di decision-making.
    L’architettura prevede tre diverse dimensioni che contribuiscono alla creazione di un unico spazio partecipativo: tali dimensioni sono rappresentate da differenti spazi: uno di community, uno informativo e uno deliberativo.
    Le potenzialità del progetto sono innumerevoli considerando che essendo open source è possibile contare su una communty di sviluppatori volontari e che non sussisterebbe alcun costo per la realizzazione della piattaforma.Inoltre il progetto è corredato di un'ottima wiki in italiano che lo rende molto semplice e intuitivo. QUI potete testare una demo della piattaforma che risulta ben organizzata, stabile e reattiva 
    Wikitalia(non c'entra nulla con Wikipedia l' enciclopedia libera anche se ne condivide in parte la filosofia) è un interessantissimo progetto sostenuto e promosso dalla rivista Wired nato proprio in questi mesi che si pone come obbiettivo la creazione di una piattaforma di OG tramite gli strumenti messi a disposizione dalla rivoluzione del web 2.0.

    Siamo un gruppo di cittadini convinti che Internet possa abilitare nuove forme di collaborazione tra istituzioni e cittadini. Esse consentono di mobilitare l’intelligenza collettiva delle comunità civiche e incalanarla verso fini comuni: questo, a sua volta, accresce di molto la capacità di governo amministrazioni in una società complessa, e dà una nuova freschezza alla partecipazione democratica, rigenerandola.
    ...Il risultato che ci aspettiamo è l’allargamento degli spazi di partecipazione e l’accrescimento dell’impatto dei singoli cittadini – anche se non organizzati in partiti, sindacati, gruppi di pressione o altro – sulla cosa pubblica.
    Il progetto risulta ampio ma ben organizzato ed è strutturato sia per le comunità locali sia per fornire una panoramica nazionale. L' approccio social del progetto parte proprio dalla possibilità di registrarsi tramite servizi di geolocalizzazione che permettono di riunire gli utenti registrati in comunità virtuali in base alla loro specifica posizione proprio come avviene nella mappa sulla homepage del progetto.
    Il sito presenta anche una sessione dedicata ai sindaci che vogliono adottare e promuovere la piattaforma per la loro città.
    Tre le altre associazioni che sostengono questo progetto troviamo Google, Cisco, Microsoft e Openpolis che grazie alle loro ampie competenze possono fornire a wikitalia una buona base di partenza per la creazione di una piattaforma stabile e efficiente.
    La prima città che ha aderito al progetto è stata Firenze, che proprio in questi giorni ha inaugurato la creazione della propria piattaforma di OG basata sul progetto wikitalia.Sulla home page del progetto troviamo scritto:
    Nei mesi scorsi abbiamo collaborato con l’amministrazione di Firenze al varo di uno spettacolare sito con i dati pubblici della città: 180 dataset e tante visualizzazioni, sono il primo passo concreto verso wiki-Firenze. Nei prossimi giorni vareremo una app per partecipare a tutti gli eventi culturali della città (FirenzeUp) e implementeremo delle versioni ad hoc di Decoro Urbano e openMunicipio, che completeranno la suite base per una città gestita con un governo aperto.
    Suggerisco la lettura di questo post e anche di questo che troviamo sul blog(del portare di informazione online Il Post) di Riccardo Luna, ex direttore di Wired e ex-giornalista del Corriere dello Sport e di Repubblica che ci spiega nel dettaglio l' intento di wikitalia e le sue enormi potenzialità sul piano politico, economico e sociale.

    Alberto Stefanelli